CATARATTA
La cataratta è un’ opacizzazione del cristallino, la lente indispensabile per mettere a fuoco le immagini sulla retina che si trova dietro alla parte colorata dell’occhio, l’iride. È un problema tipicamente associato all’invecchiamento, che tende a insorgere dopo i 60 anni, ma che può colpire anche in giovane età e che può essere risolto con un intervento chirurgico.

In più del 95% dei casi la cataratta è associata all’invecchiamento e viene, perciò, detta senile. Le cataratte giovanili, invece, hanno un’origine congenita o possono essere causate da farmaci, traumi e malattie agli occhi o sistemiche.
Quali sono le cause della cataratta?

Quali sono i sintomi della cataratta?
Il sintomo principale è l’annebbiamento progressivo, a volte con abbagliamento alla luce frontale, sdoppiamento delle immagini e talvolta un iniziale curioso miglioramento della vista. Pertanto è consigliata una visita oculistica periodica oltre i 60 anni di età, anche in assenza di sintomatologia specifica.
Diagnosi
Le metodiche utilizzate per diagnosticare la cataratta sono:
- L’esame biomicroscopico completo con lampada a fessura
- L’esame completo della refrazione e dell’acutezza visiva
Altre indagini in previsione di intervento:
- Ecobiometria (per valutare le caratteristiche delle lenti da inserire al posto del cristallino opacizzato)
- Biomicroscopia dell’endotelio corneale (per valutare le condizioni della cornea e individuare eventuali condizioni che possano aumentare i rischi legati all’intervento)
- Ecografia bulbare (per valutare la morfologia della retina e della cavità interna dell’occhio laddove la cataratta sia talmente grave da non permettere l’esplorazione profonda delle strutture con altri esami)
- Eventuali esami retinici (fluorangiografia – tomografia OCT)
- Topografia e tomografia corneale (per determinare lo spessore e la forma della cornea, la lente più importante dell’occhio)
- Campimetria computerizzata e pachimetria corneale
- Valutazione della motilità con visita ortottica
Trattamenti

Negli ultimi anni la novità è rappresentata dal laser a femtosecondi, che divide il cristallino in tanti piccoli blocchi per poi aspirare il materiale da rimuovere senza dover usare gli ultrasuoni per fluidificarlo, come avveniva in precedenza. Il laser a femtosecondi offre molti vantaggi in termini di precisione e sicurezza.
Lo strumento emette una luce a infrarossi della durata di un femtosecondo, che genera il taglio della cornea e l’apertura della capsula contenente il cristallino. Questo viene dunque diviso in tanti piccoli cubi che vengono quindi aspirati agevolmente. Il laser permette di intervenire con accuratezza e precisione, anche grazie alla ricostruzione tridimensionale dell’occhio, effettuata in fase pre-operatoria mediante tomografia ottica computerizzata (OCT).

Un’altra novità riguarda le lenti. Sono disponibili diversi tipi di lenti che correggono non solo l’opacità del cristallino, ma anche eventuali difetti refrattari del paziente. Come le lenti EDOF, che consentono la messa a fuoco contemporanea da vicino e da lontano senza gli inconvenienti delle lenti multifocali, che correggono contemporaneamente miopia e presbiopia e dunque consentono di vedere sia da lontano sia da vicino, o le lenti toriche, per la correzione dell’astigmatismo. Le lenti andranno dunque scelte in base alle esigenze del singolo paziente.
Prevenzione
Per prevenire la cataratta sono importanti un’alimentazione ricca di cibi contenenti antiossidanti naturali (come frutta e verdura), l’uso di occhiali da sole, il controllo dei livelli di zuccheri nel sangue e l’astensione dal fumo.